CRIPTOVALUTE E IMPOSTE

Le criptovalute, come l’ormai famosissimo Bitcoin, sono tipi di moneta virtuale che puntano a essere sempre più utilizzate per le transazioni online e/o per usufruire di particolari servizi online.

La valuta virtuale è definita all’art. 1, comma 2, lett. qq), D.Lgs. 90/2017 come: “la rappresentazione digitale di valore, non emessa da una banca centrale o da un’autorità pubblica, non necessariamente collegata a una valuta avente corso legale, utilizzata come mezzo di scambio per l’acquisto di beni e servizi è trasferita, archiviata e negoziata elettronicamente”.

L’Agenzia delle entrate, ha affermato che il Bitcoin è una tipologia di moneta “virtuale” la cui circolazione si fonda su un principio di accettazione volontaria da parte degli operatori privati.
Anche la Corte di giustizia dell’Unione Europea ha stabilito che l’attività di intermediazione di valute con Bitcoin e altre cripto, esercitata in modo abituale e professionale, costituisce a tutti gli effetti, un’attività rilevante soggetta Ires o Irpef (nel caso in cui l’attività sia esercitata da una persona fisica) Irap e a tutti gli obblighi di adeguata verifica della clientela, di registrazione e segnalazione.

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